“SE MI VUOI BENE, DIMMI DI NO :REGOLE E POTERE POSITIVO PER AIUTARE I FIGLI A CRESCERE” di Giuliana  Ukmar

Recensione libro

“Se mi Vuoi Bene, Dimmi di No” è il titolo di un libro molto bello ed utile per genitori, educatori e professionisti che lavorano con l’età evolutiva e l’adolescenza.

Scritto dalla dott.ssa Giuliana Ukmar, neuropsichiatra infantile e terapeuta della famiglia, deceduta nel 2001.

La dott.ssa Giuliana Ukmar, attraverso la sua esperienza clinica e la narrazione di esperienze di genitori, di bambini e adolescenti che ha seguito in terapia, espone a noi lettori, in maniera molto chiara e comprensibile, come alcuni tra i comportamenti “difficili” nell’infanzia e nell’adolescenza, possano essere affrontati e risolti con il fondamentale coinvolgimento dei genitori nel percorso terapeutico.

I genitori alle prese con “Figli Tiranni”, onnipotenti, sono chiamati in terapia ad una presa di coscienza del proprio “Ruolo Genitoriale” a cui, ad un certo punto della vita familiare, per ragioni psicologiche più o meno inconsce, hanno “Abdicato” favorendo l’emergere di comportamenti “problema” nel proprio figlio (comportamenti oppositori, comportamenti violenti, iperattività, anoressia, angoscia, manifestazione sintomi )  che vengono affrontati nel libro.

La dott.ssa Ukmar, attraverso molti esempi, mette in evidenza come i bambini e gli adolescenti abbiano il bisogno fondamentale di ricevere regole chiare e adatte alla loro età e sentano il bisogno di sperimentare i “No” in famiglia.

“ Normalmente ,il bambino capisce molto presto che il No dei genitori è per lui e non contro di lui e spesso si crea una coalizione adulto-bambino, nel senso di uno spontaneo, sereno adeguamento alle regole che rende la vita felice ad entrambi”.

Perché stanno tanto male i bambini cosidetti “Onnipotenti” ?

“Il bambino che vince sempre nel confronto con l’adulto/ genitore, che riesce ad ottenere sempre tutto ciò che vuole, che riesce a “schiavizzare i genitori e a modificare la vita “ scrive la dott.ssa Ukmar “…è il più infelice, il più sofferente, il più rovinato…..

“….Un bambino allevato senza regole, ossia senza scontrarsi mai con dei muri che gli permettano di costruirsi un adeguato senso di orientamento per muoversi nella vita, potete capire la sua angoscia, la sua insaziabilità…Chiedere, chiedere, chiederesempre di più, a volte chiedere cose più strane….E’ paradossale, lo so, ma il bambino chiede per vedere quando, finalmente , riuscirà ad ottenere un “NO”!.

Quel No sarebbe il primo mattone del primo muro sul quale costruire una casa. Un “No”, una piccola parola solida come un macigno!

“Come mai tanti genitori hanno difficoltà a dire “No” alle richieste inaccettabili del proprio figlio?” altra domanda che stimola noi lettori.

Scrive la dott.ssa Ukmar:”..Perché purtroppo in molti casi, anche quando qualche “no” arriva, dura lo spazio di un sospiro. Per stanchezza, per insicurezza, per discordanza di vedute tra madre e padre, alla seconda, terza richiesta, si trasforma in “Si” e la situazione non è solo al punto di prima, ma anche peggiore….Che fiducia può dare un genitore che cambia idea, che muta le regole, che si può manipolare con quattro frignate? Nessuna, ed ecco che i prossimi “No” saranno disattesi, contestati, sabotati, per vedere di che pasta sono fatti, per vedere quanto durano.

Questi bambini stanno malissimo. Sono privi di qualsiasi riferimento che li aiuti a vivere”.

E allora se le regole sono fondamentali per la crescita psicologica dei figli, come  dobbiamo gestire le Libertà ?  

“La libertà deve essere il premio della maturità. Se la libertà arriva troppo presto, cioè arriva saltando  tutti i passaggi educativi, allora è panico! ”.

In questo libro, la dott.ssa Ukmar, oltre a stimolare la riflessione negli adulti sul proprio ruolo educativo e genitoriale,  indica metodi  per aiutare i genitori  che hanno difficoltà a dire “No”, a  “costruire quei muri” che guidino il proprio figlio verso una crescita serena.

Per concludere:

Quando i figli vivono il sentimento di frustrazione nel ricevere i “No “ funzionali alla crescita da parte dei propri genitori e poi  accettano la regola, il limite posto,  vengono aiutati a diventare “resilienti”, capaci di tollerare  in futuro, le frustrazioni che fanno parte delle varie esperienze  della vita adulta.

Per il benessere psicologico di tutti i componenti della famiglia:

I ruoli genitoriali sono da “riconquistare” e mantenere con amore e responsabilità attraverso la propria “presenza” emotiva e fisica in famiglia, con regole funzionali alla crescita del proprio figlio  e  con quei  “No “ che mettono limiti costruttivi  all’onnipotenza infantile.

dott.ssa Pierangela Vallese

Psicoterapeuta Gestalt