Amore Mio !
Esperienza di Teatro Forum per affrontare collettivamente le problematiche di violenza nei legami di Coppia.
Ho avuto l’occasione di partecipare ad uno spettacolo di Teatro Forum ad Ascoli Piceno sulla violenza di genere nella coppia, in specifico la violenza sulle donne da parte del proprio partner.
“Amore mio” è uno spettacolo di Teatro Forum, itinerante per tutta Italia, presentato dalla compagnia di Teatro dell’Oppresso Parteciparte di Roma.
Il teatro forum è un metodo che fa parte del Teatro dell’Oppresso creato dal regista brasiliano Augusto Boal, con cui è possibile affrontare diverse problematiche sociali e fornire strumenti di cambiamento personale, sociale e politico per tutti coloro che vivono una condizione di oppressione.
Vi racconto di questo spettacolo in quanto è un efficace strumento di riflessione su dinamiche che possono nascere all’interno della coppia.
Attraverso la messa in scena di una storia d’amore tra due giovani, lo spettatore assiste all’escalation di avvenimenti, comportamenti e reazioni emotive che conducono la coppia dall’effusione amorosa dello stato di innamoramento iniziale alla generazione di violenza verbale, psicologica e fisica.
Nel Teatro Forum, lo spettatore non resta passivo di queste tragiche vicende come quando ascolta e vede queste notizie di cronaca in tv, ma viene reso “attivo e partecipe” nel cercare di “trasformare” questa storia tragica, cercando possibili “soluzioni” affinchè nella coppia si eviti il violento epilogo, affinchè questa donna e questo uomo riconoscano gli evidenti segni di violenza che non vogliono assolutamente riconoscere come tali ma che “al pubblico” sono chiarissimi e quindi i protagonisti si lascino aiutare ad affrontare le proprie difficoltà.
Nel Teatro Forum, si crea un” Fermento Collettivo” intorno alle problematiche di questi personaggi in quanto riflettono problematiche sociali che ci riguardano a volte molto da vicino gli spettatori.
Spesso si è a conoscenza di amiche e amici che hanno problemi di coppia, in cui avvengono maltrattamenti psicologici e fisici ma, spesso amici e familiari della coppia si sentono impotenti, non riuscendo a dare una mano al partner “vittima” di maltrattamenti in quanto questa/o non riesce a percepire la violenza su di sé e quindi non si protegge e non riesce ad allontanarsi dal partner maltrattante.
La donna maltrattata è come se fosse cieca, addormentata…o meglio, manipolata dal suo “amore”.
Ha paura, si vergogna di ciò che vive e allora nasconde e dice bugie su segni evidenti di violenza. Ha una bassa stima di sé. Ha “speranza” che lui possa cambiare atteggiamento nei sui confronti.
Scambia atteggiamenti di “Possesso e controllo” che la isolano dalle amicizie e da interessi personali limitando la propria libertà, per “Vero Amore”– “Ecco, ha bisogno di me, non posso lasciarlo solo”.
Si convince che in fondo è stata anche colpa sua se lui ha alzato le mani su di lei e che non succederà più…Fino alla prossima lite.
Nelle possibili soluzioni messe in scena dagli spettatori su questo problema in scena, emerge che si tentano mille strade per cercare di “aiutare” la vittima e non si interviene in modo “funzionale” sul partner violento, che è comunque un essere umano che ha bisogno di aiuto. Siamo portati, noi “pubblico” a generare giudizi sulle persone ed interpretazioni, come in fondo facciamo nella realtà.
A fine spettacolo tutte le persone presenti sono piene di riflessioni e hanno acquisito uno sguardo più ampio riguardo a questo problema purtroppo così attuale e così diffuso e “sommerso” nella nostra società e nel nostro territorio e proprio per questi motivi tutti concordano nel riconoscere quanto siano fondamentali le attività di “sensibilizzazione” e la costruzione di una rete sempre più ampia di persone e di servizi intorno a persone e coppie in difficoltà.
Ci si interroga : Come mai ancora la violenza verbale, psicologica e fisica nei legami di coppia, purtroppo è un fenomeno così diffuso e così “sommerso” ?
Ci sono stereotipi di genere e radici culturali insite dentro a uomini e donne che in qualche modo portano ancora a “giustificare” le condotte violente, sia in chi le agisce senza consapevolezza verso il proprio partner, sia in chi le subisce in silenzio, nell’incapacità di riconoscere la violenza da subito e nell’incapacità di chiedere un aiuto “professionale” per uscire da relazioni tossiche.
Ci sono storie e vissuti personali nelle persone che si trovano in relazioni cosiddette “tossiche” che portano purtroppo a scegliere inconsapevolmente di stare in una relazione “infelice e violenta” per anni invece di scegliere di chiudere definitivamente questa relazione dannosa per se stessi nel riconoscere i segni di maltrattamento e proteggersi, perché in fondo e nonostante tutto, ci si sente “innamorati” del proprio partner.
“L’amore è Cieco “ dice un proverbio ed è proprio così, quando nella coppia si Scambia il “possesso” e “pretesa” sull’altro, per “amore “. Si scambia il soddisfacimento di propri “bisogni narcisistici” attraverso l’altro, per “amore”.
Per” vederci bene” nell’amore, bisogna conoscersi e riconoscersi dentro di sé, per conoscere e riconoscere l’altro e non è un percorso così semplice ed istantaneo. A volte, è necessario avere degli strumenti psicologici per “vedere meglio” individualmente e anche collettivamente.
Attraverso il Teatro Forum, è possibile affrontare diverse problematiche sociali.
Questa forma di teatro aiuta a “vedere” collettivamente cosa non funziona nelle relazioni interpersonali e in specifico ,attraverso questo spettacolo , prendere coscienza del fenomeno così complesso della violenza di genere .
Dott.ssa Pierangela Vallese
psicologa psicoterapeuta